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L’ALTRA PARTE DI ME : Presentazione del libro di Klisi Mirashi

GIOVEDI 19 MAGGIO ore 17,30 – Sala Giunta “Giuseppe D Vagno” (Palazzo Municipale della Città di Conversano)
presentiamo “L’ALTRA PARTE DI ME” – il primo libro di Klisi Mirashi
Saranno presenti :
Klisi Mirashi – Autore
Avv. Giuseppe Lovascio – Sindaco di Conversano
Dott.ssa Francesca Lippolis – Ass. alla Pubblica Istruzione
Dott. Dario Berti – Ass. ai Servizi Sociali
Dott.ssa Caterina Sportelli – Katia – Assessore alla Cultura
Manola Gungolo . Moderatrice
 
In questi anni della sua esistenza, Klisi ha vissuto come se fosse sommerso sotto una coltre spessa. Non ha permesso alle sue emozioni più profonde, quelle relative al “perché proprio a me”, di travolgerlo. Ha evitato gli interrogativi più dolorosi, ha cercato di affrontare la vita razionalizzando ogni sensazione, si è eterodiretto nonostante l’attività riflessiva lo coinvolga costantemente. Ha prediletto l’uso critico della ragione, per difesa, per non lasciarsi andare in balia delle onde che si infrangono su di lui. Tuttavia, mentre scrive, è perfettamente consapevole che l’uomo non sia fatto solo di ratio, sia qualcosa di più esteso e profondo. La scrittura lo ha aiutato a mettersi in contatto con la sua essenza e grazie ad essa è riuscito ad aprirsi e a trovare il contatto con ciò che era dentro di lui. La sua malattia non deve sabotare la sua vita più di quanto già faccia. Non è disposto a lasciarle altro spazio. Non deve vincere, tagliandolo fuori dal mondo reale. Adesso sa che la malattia è la sua essenza, che tuttavia non si esaurisce con essa. Lui è cuore, anima, passioni, sogni e desideri. E sogna un mondo in cui ognuno sia libero di manifestare la propria essenza. Possa esprimersi senza remore, sentirsi amato e amare chi desidera; un mondo in cui ognuno si senta realizzato per quello che è e ciò che desidera fare ma nel rispetto del prossimo. In questi 18 anni di vita ha dovuto affrontare diverse situazioni e ha riflettuto sul fatto che nonostante la sua condizione anche lui vive le stesse paure e prova le stesse emozioni di tutti i ragazzi della sua età. Gli sono piaciute ragazze che non ha avvicinato per timidezza, per timore che potessero rifiutarlo per via della sua “sedia speciale” o giudicarlo dalle apparenze, e poi ha provato una fitta di gelosia scoprendole legate ad altri ragazzi. Così, a causa della sua timidezza, ha perso delle occasioni, ma ha imparato molto. Ha capito che deve afferrare ogni occasione che gli capita e non abbandonare nulla. Le questioni di cuore sono ancora una montagna da scalare, ma comunque continua a sperare che grazie alle sue capacità e al suo agire potrà migliorarsi e trovare la piena realizzazione perché ha fiducia nel genere umano e nelle “buongustaie”.